L’ex Vicepresidente della Sezione AIA di Paola, Ercole Cavaliere, è venuto a mancare ieri dopo aver combattuto alcuni anni contro la malattia oncologica. Aveva 70 anni. Sulla sua figura umana e arbitrale si possono spendere solo belle parole, anche perché Ercole si sapeva far volere bene in quanto attivista in prima linea contro i disservizi alla comunità. E le denuncia sulla malasanità era ciò che aveva più a cuore, anche per l’esperienza personale che stava vivendo gli ultimi tempi, quando ha scritto il libro di denuncia “Malacura”. Opera che aveva così presentato: “Mi chiamo Ercole Cavaliere, ho sperimentato la malattia grave, quella oncologica, non credevo di dovermi misurare con la sanità Calabrese, nella terra in cui sono nato e che è messa peggio di me. Sin dal 2013 sono riuscito a dare speranza di vita alla mia esistenza grazie ai viaggi della salute e oggi è arrivato il momento della denuncia e della proposta sul disastro del nostro sistema sanitario. Servirebbe un processo e una sentenza, che non spetta a me scrivere, ma credo nella speranza che la gente comune possa riscattare con orgoglio sé stessa, per affrancarsi dalla politica, che in campo sanitario considero marcescente e putrida”.
La presentazione si conclude così, con le motivazioni che lo hanno portato a scrivere il libro: “Questo è l’atto di accusa di un semplice cittadino, fiero di essere calabrese, che ha deciso di non stare più in silenzio. Mette a disposizione la propria drammatica esperienza con la malattia e coltiva la speranza di sollevare le coscienze, affinché il servizio sanitario regionale possa cambiare in meglio”.
Ercole Cavaliere come assistente arbitrale è stato in Serie D, categoria che raggiungerà anche da osservatore. Pe la Sezione di Paola ha rivestito diversi incarichi dirigenziali, tra cui Vicepresidente e Cassiere.
Nel 2019 ha ricevuto il Premio “Domenico Romeo”, riservato all’associato che si è distinto nel corso della sua attività per capacità tecniche e nella vita associativa dell’AIA
