L’emergenza sanitaria in Italia purtroppo non si attenua. Gli ultimi dati sui contagi COVID iniziano a essere allarmanti. Anche gli arbitri paolani, come tutti i veri sportivi, devono regolarsi e assumere le contromisure del caso. Far rimanere vivo l’entusiasmo per l’arbitraggio non è facile di questi tempi, ma se si tratta di una passione vera non svanirà neanche di fronte a questo nemico invisibile.
Nelle scorse settimane l’attività atletica è ripresa, pur se con qualche difficoltà. Adesso è il turno di quella tecnica, che dopo il raduno precampionato in presenza dello scorso 11 ottobre, svolto con tutte le precauzione anti virus, si è tornati alla modalità classica dei momenti più bui della pandemia. Ovvero agli incontri didattici in conference call.
Il primo è stato il 22 ottobre, diviso in due momenti. Si è iniziato alle 15 con il Presidente sezionale Marco Maiorano che ha moderato una riunione con gli arbitri alle prime armi. Trattati pertanto argomenti basilari come la procedura delle sostituzioni, l’equipaggiamento dei calciatori, il terreno di gioco e la Regola 3, “I calciatori”. In serata è stata la volta della spiegazione della Circolare n. 1, a cura di Pietro Lenti, per gli associati che non erano riusciti a partecipare allo stage d’inizio Stagione.
Purtroppo la gran parte dell’attività calcistica di base si è dovuta fermare. Ciò impedirà ai più giovani di arbitrare, almeno per il momento. La forza e la determinazione adesso stanno anche in questo, nell’essere resilienti preparandosi come se i campionati fossero a pieno regime e attendere tempi migliori. La luce in fondo al tunnel per adesso non si vede, ma non si ci deve fermare, bensì andare avanti con tanta fiducia. Anche questa è maturità.