Si è svolta ieri sera, nella sala riunioni della Sezione AIA di Paola, una riunione tecnica sui gravi falli di gioco con Pino Mandaradoni, Componente del Modulo Talent & Mentor del Settore Tecnico dell’AIA e Mentor della Calabria. La lezione si è contraddistinta per il confronto che il relatore ha intrapreso con i ragazzi in aula, sollecitando in loro il processo della decisione arbitrale, nelle clip rappresentate, in base ai vari criteri di valutazione. La gran parte delle azioni di gioco contenute nei filmati erano borderline, appunto per far riflettere sugli elementi che potrebbero far scaturire il provvedimento disciplinare dell’espulsione.

Il contrasto di gioco di un calciatore su un avversario per la contesa del pallone potrebbe essere negligente, se mentre si effettua c’è mancanza di attenzione o di precauzione; imprudente, se è noncurante del pericolo e delle conseguenze per l’avversario; commesso con vigoria sproporzionata, quando si eccede nell’uso della forza necessaria e si mette in pericolo l’incolumità dell’avversario, da sanzionare con l’espulsione. Quest’ultimo punto è stato il fulcro della lezione, perché caratteristico dei gravi falli di gioco.

Ma a volte il confine tra un fallo punibile con un cartellino giallo e un altro da punire con l’espulsione è molto sottile, soprattutto nelle slide appositamente selezionate dal Settore Tecnico dell’AIA per favorire importanti riflessioni a fini didattici. Da qui l’analisi dei vari criteri della punibilità da parte di Pino Mandaradoni, insieme ai ragazzi, che con piglio ed entusiasmo hanno ben risposto alle domande sui vari elementi raccolti dalle clip. Come ha tenuto a risaltare il relatore, ad esempio potrebbero essere determinanti l’intenzione e la malizia dell’autore dell’infrazione, la possibilità di giocare il pallone e il punto di contatto, ma anche l’atmosfera della gara, ad evidenziare quando la lezione di Mandaradoni sia stata teorica e al contempo abbia fornito consigli utili per la messa in pratica.

A fine riunione il Presidente sezionale, nel rivolgere un ringraziamento al relatore, gli ha consegnato un piccolo omaggio. E’ stato presente all’incontro il Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Calabria, Franco Longo, associato paolano.

Pino Mandaradoni, Sezione di Vibo Valentia, come già riferito è Mentor della Calabria del Programma UEFA Talent e Mentor, progetto esistente anche in altre Federazioni europee ed inaugurato dall’AIA nel 2009, che ha il fine di migliorare e uniformare la preparazione arbitrale in Europa. La sua attuazione in Italia è in ambito regionale, dove si individuano i giovani arbitri di prospettiva, seguiti dal proprio Mentor in ogni partita, che ne analizza accuratamente la prestazione. La relazione di quest’ultimo non è valida ai fini del voto, che viene espresso esclusivamente sulla relazione dell’osservatore arbitrale o dell’Organo tecnico, ma fornisce indicazioni molto importanti ai designatori.

L’arbitro paolano Eugenio Rizzo è uno dei Talent per il calcio; gli altri sono Carmine Pompilio della Sezione AIA di Rossano, Giovanni Graziano Condito di Catanzaro e Gregorio Polistena di Soverato.  

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