La seconda riunione tecnica della Stagione Sportiva 2019 – 2020, svolta lo scorso 21 settembre, è stata impostata sull’analisi di una gara diretta da uno dei giovani arbitri appartenenti all’Organo Tecnico Sezionale, proiettata nella sala congressi multimediale della Sezione paolana. Si è trattato di una partita del campionato locale Under 15, che era stata ripresa da un’emittente locale, la cui match analysis è stata coordinata in aula dal Presidente Marco Maiorano.
La disamina di video, rivedere più volte la stessa azione e confrontarne i commenti, è una modalità didattica che già da diversi anni ha fatto breccia in tutti i raduni degli organi tecnici nazionali e che grazie alle riprese sempre più frequenti delle Tv locali è stata adottata anche nella periferia.
E la Sezione di Paola, sempre al passo con i tempi, si è allineata, anche perché vedere una partita di calcio catalizza tanta attenzione, trattandosi di una platea di arbitri, che principalmente sono ragazzi appassionati di questo sport.
La gara in visione ha consentito di dibattere su vari argomenti, richiamanti prettamente la Regola 12, “Falli e scorrettezze”. Sotto esame, infatti, sono stati i vari casi di DOGSO, il negare l’evidente opportunità di segnare una rete, e di SPA, interrompere un attacco promettente, con la relativa punibilità tecnica e disciplinare. Il confronto, naturalmente, ha spaziato anche sulle altre tipologie di falli, soprattutto su quelli al limite tra la negligenza e l’imprudenza, con la seconda, ricordiamo, che va punita con l’ammonizione.
Il dibattito, tra le varie tematiche, ha richiamato anche la Regola 4, “Equipaggiamento dei calciatori”, in particolare sulle divise che si confondono e sui parastinchi, che per i calciatori sono obbligatori.
La didattica ha interessato anche lo spostamento sul campo e il posizionamento sulle varie riprese di gioco. Quindi i consigli per avere il migliore angolo di visuale possibile a seconda della dinamica del gioco, all’occorrenza entrando nelle aree di rigore, anche per impartire maggiore credibilità alle decisioni. Un arbitro costantemente vicino al pallone non sarà mai contestato con estrema facilità, a differenza di chi è distante e magari, dato la presumibile condizione atletica non al top, è mentalmente poco lucido.
Non è mancato infine il confronto sul comportamentale, altra importante componente della figura arbitrale, in merito, nel dettaglio, alla tempestività delle decisioni e alle modalità di assunzione del provvedimento disciplinare.
Gli arbitri, a fine riunione, hanno tributato con un applauso, per l’ennesima volta, Ercole Cavaliere, osservatore arbitrale e già Vicepresidente della Sezione di Paola, che martedì 15 ottobre si era aggiudicato il Terzo Premio “Domenico Romeo”.